Poteva sembrare una ricerca di scarso valore scientifico ma è destinato a far discutere lo studio appena concluso di un gruppo di scienziati indonesiani finanziato da un’azienda produttrice di acque minerali.
“Abbiamo scoperto che in un comune di 60 mila abitanti sono attive in questo momento circa 80 gruppi musicali riconducibili alla musica punk, metal, hard rock in tutte le loro sfaccettature. Solo per fare alcuni nomi, Tear Me Down, Gli Ultimi, Razzapparte, No Prove, Neid, Assedio, Favl, Hostiliter, e si tratta solo dei più attivi” ha dichiarato il dott. Bulan Wangi, capo dei ricercatori.
“Per questo abbiamo iniziato a studiare i fattori ambientali che avrebbero potuto causare quest’invasione e dopo mesi di analisi abbiamo scoperto un legame tra l’alta percentuale di arsenico contenuto nell’acqua viterbese e l’incremento di gusti musicali a dir poco discutibili nei giovani. Tra l’altro la sostanza tossica sembra aumentare anche l’attivismo dei soggetti analizzati: ogni persona sembra suonare in almeno 7 gruppi, molti soggetti organizzano concerti senza sosta e producono dischi a ritmi inquietanti”.
In definitiva, quella che poteva apparire un’emergenza ambientale potrebbe essere in realtà un’emergenza sociale, come testimonia anche lo stato di esasperazione della cittadinanza stanca di veder traviati i suoi giovani da musiche antisociali e demoniache. Si attendono le reazioni delle istituzioni.