Il 18 gennaio si appresta a diventare una giornata storica per la comunità punk hardcore italiana, di quelle che in futuro saranno lette sui libri e ricordate nei racconti dei fortunati che potranno dire “io c’ero”. Con una storica firma nel corso di una cerimonia finora segreta, svoltasi questa mattina a Roma, i rappresentanti nazionali di straight edge e crust italiani hanno firmato un accordo di pace che pone da oggi fine ad una guerra durata oltre 20 anni, un conflitto che le Nazioni Unite avevano definito “una delle guerre dimenticate più sanguinose, che ha causato danni e devastazioni nel disinteresse generale della comunità internazionale”.
L’accordo prevede in primo luogo la fine dei boicottaggi reciproci in caso di concerti; in secondo luogo, sarà posta fine alla interminabile scia di prese in giro e faide in particolare sul web e sui social network; infine, sarà finalmente permesso agli straight edge di farsi crescere i dread e ai crust di indossare felpe che non siano nere.
Molto toccante e simbolica la cerimonia delle firme: per celebrare l’evento i rappresentanti degli sxe hanno assunto della Dispeed, mentre i crusters hanno brindato bevendo birra analcolica fornita dal vicino discount. Infine uno scambio di doni, con vinili dei Gang Green e dei Betercore a simboleggiare la nuova vicinanza tra due mondi considerati troppo a lungo inconciliabili.
lo furono già i primi bluff fest, poi tutto crollò miseramente
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Vero, nel 2003 un nostro collaboratore si fece una pera col cantate dei Confronto al Fluff e nessuno ebbe da lamentarsi
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