Era in attesa delle prime band alle 16, come mostra l’ultima mail scritta da Piero Buchingoni, storico promoter e organizzatore di concerti punk del bergamasco, ritrovato mummificato sabato scorso nella sede di quello che sarebbe dovuto essere il suo festival più ambizioso, il Buchingoni hardcore.
L’organizzatore non aveva voluto ascoltare i consigli dei suoi storici amici, che lo avevano diffidato a presentarsi così presto visto che né gruppi né pubblico si sarebbe visto prima delle 22, come la solida tradizione dell’hardcore nostrano prevede. Il ragazzo tuttavia era sicuro che tutto ciò sarebbe cambiato in questo caso: “Diceva di aver parlato con tutti, aveva addirittura scritto sulla locandina inizio vero ore 17, ma come sempre nessuno ci ha creduto e il primo a presentarsi è arrivato alle 10.20, e si era pure scordato l’amplificatore” ha commentato l’ex compagno di banco di Buchingoni.
Sembra che il giovane abbia passato il pomeriggio al gelo dentro il locale sede del festival, ma il gelo secco eccezionale di questi giorni e la mancanza di movimento avrebbero causato la veloce mummificazione del corpo del promoter, che secondo i medici intervenuti “non dovrebbe aver sofferto così tanto”.
Il festival si è svolto regolarmente e la prima band è salita sul palco come tutti si aspettavano, all’1.30.