Il bomber diventa di moda, panico e ira nel mondo skinhead

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Nessuno pensava che sarebbe mai successo, ma invece oggi sono tutti costretti a ricredersi: il bomber, la giacca brutta per eccellenza, fiero capo distintivo di più di una sottocultura, è l’oggetto di moda preferito del 2016. Lo dicono le riviste, i blog, ed ha iniziato ad accorgersene anche il mondo degli skinhead, che più di tutti hanno adottato questo capo come segno di riconoscimento a tutte le latitudini.
Le voci su questa tendenza si sono fatte diffuse, e stanno causando reazioni tra le più diverse, anche se come prevedibile la tendenza è negativa. C’è chi si dispera e sta pensando a come cambiare giacca, chi ha dato spazio alla rabbia, chi addirittura sta invocando boicottaggi contro le case di moda (non si sa quali ovviamente) e chi immagina roghi purificatori di bomber per far capire che gli skin non ci stanno.
“La speranza di molti è che l’arrivo del caldo faccia riporre i bomber di tutti negli armadi e che all’arrivo dell’autunno sia tutto finito – ha confessato uno storico esponente skinhead veneto – ma nel frattempo non sappiamo che fare, ci sembra un brutto sogno dal quale nessuno vuole svegliarci”.

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