Rimanere in Ue o abbandonarla? L’hardcore punk italiano si schiera per la prima ipotesi. Mentre in queste ore sono in corso le votazioni in Gran Bretagna per decidere definitivamente se rimanere o meno nell’Unione Europea, un gran numero di band nazionali ha preso finalmente posizione sull’annosa questione che divide non solo i britannici da mesi. Posizione che ha rivelato incredibilmente un diffuso europeismo quasi sospetto, soprattutto da parte di chi normalmente si esprime per tutto il resto dell’anno in maniera critica contro qualsiasi istituzione, nazionale o europea che sia.
“Alla fine l’Unione Europea è una cosa positiva, grazie a lei non ci sono più guerre, facciamo i conti più facilmente, le zucchine hanno tutte la stessa dimensione e i dischi arrivano senza costi di dogana, no?” confessa il membro anonimo di un gruppo altrettanto anonimo ai nostri collaboratori. “Ma soprattutto – confessa l’anonimo intervistato – dobbiamo andare in tour in Inghilterra e non abbiamo i soldi per pagare visti e passaporti. Tutto si complica se passa la Brexit, quindi viva l’Europa, viva pure la Merkel, basta che ci fanno andare in tour!”