Dopo mesi di lavoro e anni di inutile attese nella speranza che fossero ritirati, Anacleto Banchetto, storico gestore di un’etichetta diy friulana, ha annunciato al mondo di aver completato la costruzione della prima casa al mondo interamente composta da vinili messi da parte e mai consegnati (nè pagati).
“Da tanti anni avevo il garage della casa dei miei genitori ingombro di dischi che gente da ogni parte d’Italia mi chiedeva di mettere da parte per quando ci saremmo visti. Con la mia distro giro molto per concerti ma stranamente queste persone poi ai concerti non vengono mai” ha confessato Banchetto ad un nostro collaboratore.
“Pensate – aggiunge – che c’è un ragazzo, Girolamo Amiconi, che via facebook ha prenotato tutte le mie uscite e ovviamente non s’è mai palesato per ritirarle. Dovrei arrabbiarmi ma non fa niente, cerco di mantenere un’attitudine mentale positiva. Del resto, anche altri miei colleghi sono nella stessa situazione, ma almeno io ho una casa nuova con sei stanze e tre bagni in vinile, compresa la tavoletta del gabinetto. E poi le fondamenta in vinile sono certificate antisismiche”.
Il fenomeno dei dischi messi da parte e mai ritirati ha assunto in Italia proporzioni inquietanti: secondo l’UDI (Unione Distraioli Italiani) il loro numero ha superato nel 2015 quello delle copie realmente vendute e ci sono casi di opere che sarebbero diventate disco d’oro se fossero state effettivamente acquistate come promesso. Di questo passo il futuro, secondo l’Unione, potrebbe essere quello dei dischi a noleggio, affittati solo per fare foto e poi postarle sui social network. A questo punto anche le presse che realizzano i dischi potrebbero divenire obsolete, lasciando spazio a delle semplici stampanti, al massimo in 3D.
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