Nella gara di solidarietà che da metà agosto si è aperta per Genova si aggiunge oggi un altro tassello. Un giovane architetto crust, Ronzìo Pino, ha infatti fatto dono poche ore fa alla città di Genova di un suo progetto per la costruzione di un nuovo ponte Morandi ecosostenibile, sicuro e a zero impatto ambientale.
L’idea prevede la realizzazione di un’opera senza far ricorso a metallo di alcun tipo né cemento, vero imputato del crollo del vecchio ponte, bensì dell’utilizzo d esclusivo di split degli Agathocles, una risorsa disponibile, a buon mercato e con delle insperate doti dal punto di vista strettamente fisico: “Il vinile è un materiale elastico che sopporta bene e per decenni qualsiasi tipo di sollecitazione” ha dichiarato il giovane progettista, che ha aggiunto: “L’unico dubbio è che col caldo si deforma ma potremmo installare dei ventilatori d’estate per risolvere il problema”. L’altra grande parte dei materiali sarebbe fornita dalle copertine: “Ok è carta, ma la sapete tutti la storia che se piegate un foglio 16 volte poi diventa indistruttibile. Serve solo un po’ di lavoro manuale, della colla vinilica e vi garantisco che avremo un ponte bellissimo e a basso costo” ha concluso Ronzìo.
Regione e Comune non hanno al momento commentato la proposta. Entusiasmo invece è stato espresso per l’idea da Giovanni Muciaccia e buona parte degli elettori 5 Stelle.