Bassista cambia le corde per la prima volta dai tempi della Prima Repubblica

Dopo anni di insistenze da parte del suo gruppo ieri Glennio Matlocco, noto bassista punk rock di Rovigo, ha finalmente alzato bandiera bianca decidendo di cambiare le corde del suo basso Squier anni ’80. L’ultima volta che un evento del genere aveva avuto luogo in Italia c’era ancora la lira, Tangentopoli non era ancora iniziata, la Democrazia Cristiana godeva ancora di una discreta salute e il nostro Paese era addirittura la quinta potenza economica mondiale. Entrando per la prima volta dopo anni in un negozio di strumenti musicali, Matlocco ha scoperto che in tutto questo tempo il costo delle mute per basso è notevolmente aumentato, che il negozio vicino casa stranamente non accetta le corde vecchie in permuta e che adesso addirittura si può scegliere tra decine di marche e modelli diverse a seconda di esigenze che sono rimaste tuttavia del tutto ignote.
Per non dover ricorrere alla dolorosa scelta di cambiare le corde, Matlocco in tutti questi anni aveva usato il vecchio trucco di bollirle periodicamente in una soluzione di acqua ed alcol, ma dopo decine di lavaggi avevano perso ormai qualsiasi requisito base affinchè suonassero ed era diventato impossibile mantenere l’accordatura per più di mezza canzone. In compenso erano diventate di un gradevole rosa confetto ed al buio brillavano di luce propria.
Ora il gruppo di Glennio scommette sulla data del prossimo cambio: il più ottimista della band pensa che lo farà nel 2030, anche in base all’obsolescenza programmata che ormai riguarda anche questo genere di prodotti; il resto del gruppo è stato invece più realistico e si aspetta un cambio non prima del 2037, sempre che il surriscaldamento globale non abbia provocato la definitiva scomparsa dell’uomo sulla Terra, o perlomeno quella dei punk.

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