
Da oltre una settimana Michele Blumbergo, punk brianzolo proveniente da una danarosa famiglia della Brianza, continua senza ritegno a postare sui suoi account social come Instagram e Facebook le foto dei nuovi dischi che si è regalato usando la carta di credito dei genitori; ogni immagine, che ritrae il vinile mentre gira su un piatto da almeno un migliaio di euro, è accompagnata immancabilmente la scritta tanti auguri a me ed è spesso corredata da hashtag come #newrecord, #happychristmastome, #vinylporno, #addictedtopunk, #punkchristmas e simili amenità.
Nel corso di questi giorni Blumbergo ha scandagliato in maniera scientifica tutti i negozi di dischi della regione alla ricerca dei dischi più richiesti, delle rarità e di quelli che erano presenti in una copia singola, con la sicurezza che non ne sarebbero arrivate altre prima di Natale, tutto questo nella speranza di guadagnare ammirazione e punti scena dopo che l’idea dell’anno scorso di offrire da bere a tutti la sera del 25 dicembre non aveva avuto un grande successo. L’ostentazione dei nuovi acquisti invece non è passata inosservata ed ha generato una serie di reazioni dall’entusiasta all’invidioso passando per malcelata rabbia nei casi in cui l’acquisto era un disco che era l’obiettivo di qualcuno che aveva risparmiato per mesi nella speranza di poterselo permettere.
“Compro anche i dischi on line ma niente può sostituire la magia del cercare tra gli scaffali e trovare il disco che cercavi da una vita” racconta Blumbergo con in mano il vinile di un gruppo che ha scoperto da due settimane, tralasciando casualmente di aver prima controllato sul catalogo web del negozio per evitare di uscire di casa a vuoto. L’acquisto compulsivo include anche quello di tutte le edizioni di un solo vinile di un gruppo gettonato al momento, anche se tutti giurano che la maggior parte delle versioni saranno dimenticate o rivendute appena la band in questione non tirerà più.