Diario dalla Scena Rossa – giorno 15

Sembra incredibile, ma abbiamo superato le 2 settimane da quando la quarantena è iniziata per buona parte d’Italia. Fare un bilancio appare difficile perché nell’apparente immobilismo della situazione i trend delle attività hanno vita molto breve, basta vedere quanta poca gente ormai si metta a cantare dai balconi da qualche giorno. Anche ieri però qualcosa nella scena è accaduta e noi siamo pronti a raccontarvela.

– La marca di birra preferita dai punk ricchi, la Brewdog (quelli della Punk Ipa, per intenderci), ha momentaneamente riconvertito parte della sua produzione, lanciano sul mercato un gel per le mani rivolto ai punk, dal nome appunto Punk Sanitiser. No, non è fatto con la speed. A questo punto è lecito attendersi la risposta della vera birra dei punk, la Finkbräu, anche se il sospetto è che sia così tossica che già da sola costituirebbe un ottimo disinfettante.
– Lo chef-imprenditore-frequentatore di concerti hardcore Joe Bastianich s’è fatto un giro in skate a Times Square, lo ha ripreso col cellulare e pubblicato su Instagram. Insomma anche lui è della scuola il coronavirus non può fermare il punk, ma in compenso s’è preso rimproveri virtuali da molti suoi follower (compresa una sicura quota di punk delatori).
– C’è fame di documentari durante questa quarantena e nel nostro ambiente quelli dedicati alle varie scene locali la stanno facendo da padrone. Il problema però è che ormai quelli su Roma, Torino e sulle principali altre città li abbiamo visti e rivisti. Sta però per arrivare il documentario dedicato alla Lonate Ceppino Hardcore, una scena piccola e indomita che combatte da anni a botte di metalpunk contro lo strapotere della matrigna Milano ed oggi contro il virus che se la dovesse colpire gli farebbe fare la stessa fine di quelle tribù amazzoniche isolate per anni e poi distrutte da un raffreddore portato dai bianchi.
– Più di un attivista vegan non dorme la notte pensando che se fossimo tutti veg questo casino non sarebbe mai successo. Per evitare che qualcuno di questi inizi a vendicarsi ed esca di casa sparando carnivori a caso, più di un laboratorio governativo è al lavoro per creare il virus del tofu pazzo e quello dell’influenza del seitan.

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