Organizzatori spacciano concerto per manifestazione di estrema destra per ottenere i permessi

Di fronte a mesi senza concerti di nessun tipo e con la prospettiva che questa situazione duri ancora a lungo, chi solitamente si occupa di organizzarli da tempo sta studiando soluzioni per ripartire, da quelle più prevedibili ad altre più estrose. Tra queste va sicuramente annoverata l’idea di un organizzatore di concerti punk hardcore che, di fronte all’ennesima manifestazione fascista a Roma nell’arco di pochi giorni, ha deciso di tirare su un evento live travestendolo da raduno di estrema destra, così da ottenere subito tutti i permessi necessari e la garanzia di non subire interventi della polizia che come sempre diventa un apparato inoffensivo quando si tratta di agire contro i fascisti.
Mariano Castellano, questo il nome del promoter, ha così battezzato l’evento in questione come il raduno dei Cinghiatori Italiani, e con questo nome si è presentato alle autorità promettendo un’affluenza di circa 500 persone, un palco dal quale avrebbero parlato i leader del movimento e garantendo l’uso di mascherine e delle distanze di sicurezza. Il tutto con la promessa di essere protetti dalla polizia e quindi anche al riparo da eventuali infiltrazioni di fascisti veri.
Per rendere il tutto più credibile, infine, Castellano ha inserito nella descrizione della manifestazione anche la presenza di momenti musicali, ma tutti di gruppi con l’arancione nel nome: secondo quanto promesso, quindi, nel corso della serata sono previste le esibizioni di Agent Orange, Orange Goblin e Code Orange, oltre ai Sodom che riproporranno tutto il loro disco Agent Orange.
L’evento si svolgerà sabato prossimo e se il trucco non sarà scoperto sarà di fatto il primo concerto dall’inizio dell’epidemia in Italia.