Minniti Skinhead è il candidato che alle primarie punk di Bologna ha sbaragliato con una campagna sfrontata tutta l’agguerrita concorrenza di candidati. Il suo successo è stato una sorpresa ma forse è uno dei frutti avvelenati dell’aria malsana che si respira in buona parte d’Italia. Non era quindi il caso di farsi scappare un’intervista a pochi giorni dall’insediamento per sapere quali sono i suoi progetti per la città, anche se il nuovo primo cittadino si è mostrato poco propenso ad approfondire e ancora molto legato agli slogan della campagna elettorale. Questo, comunque, è quanto emerso.
- Signor sindaco, buongiorno e oi! Come si sente? E’ sorpreso di questa vittoria e considerato con chi parliamo quanto le è costata in termini di vite umane?
(Minniti) – Nessuna rivoluzione che si rispetti viene fatta senza un po’ di sano spargimento di sangue. - Pensa che avrebbe comunque ottenuto la sua vittoria se non fosse stato l’unico candidato ad auto-votarsi e a chiedere d’essere votato?
(Minniti) – Avrei comunque vinto perché avevo già studiato un piano di brogli in caso di sconfitta elettorale. - Considerata la sua storia personale inizierei con una domanda che ci sta molto a cuore: ma tutti questi fuorisede che bivaccano in città quando li rimpatriamo?
(Minniti) – Propongo laurea d’onore a tutti i fuorisede a patto di levarsi dai coglioni entro la fine della pandemia - Queste elezioni sono state una battaglia tra chi vede Bologna punk, chi hardcore, chi metal, chi, come lei o Steno oi! Come si rapporterà con le altre anime della città? Ci sarà una pacificazione o punterà alla violenza contro di loro?
(Minniti) – Steno avrà un ruolo nella mia giunta come assessore alla terza età, i metallari verranno rieducati negli ospizi da lui gestiti. - Nei nostri ambienti in questi anni Bologna è stata sinonimo di XM24. Da nuovo sindaco come si pone nei suoi confronti? Lo riapriamo oppure dobbiamo mandarle un quintale di sterco davanti al suo ufficio?
(Minniti) – XM che? - Altra richiesta che viene da più parti è la riapertura di Atlantide. Lo facciamo questo sgarro alle vecchiette del quartiere che si lamentavano o l’ordine e il decoro l’avranno di nuovo vinta?
(Minniti) – Atlantide verrà riaperto ma in uno spazio più stretto e angusto perché la location precedente risultava troppo dispersiva - Bologna è spesso stata una città che ha indicato la via a nuove forme di socialità. Pensa che il modello via Serlio sia esportabile in tutta Italia?
(Minniti) – A mio cugino Ernesto verrà delegato il compito di diffondere disagio in tutti i condomini della città - Sempre parlando di eccellenze locali, è vero che sta progettando di trasferire il Consiglio Comunale al Bar Luisa?
(Minniti) – Il bar Luisa non è più di moda, ora la balotta verrà trasferita al bar degli infami di via Mascarella. - Restando in Bolognina, gira voce che lei abbia progetti ben precisi per il contestatissimo Student Hotel. Conferma che sta pensando di ribattezzarlo Skinhead Hotel e di tenerlo aperto solo ai pelati?
(Minniti) – Sì - Chiudiamo con una domanda più leggera, tutti ricordano le luminarie natalizie con i versi delle canzoni di Lucio Dalla. A chi toccherà quest’anno? E perchè proprio ai Nabat?
(Minniti) – Come detto sopra Steno sarà l’Assessore alla terza età e lui si occuperà delle luci natalizie - Grazie della sua disponibilità, a lei l’ultima parola
(Minniti) – Oi!
Non avevamo dubbi.