Siamo andati a cercare l’unico punk renziano d’Italia ma era andato a trovare Verdini in carcere

Da giorni la questione crisi di governo sembra aver soppiantato tra le notizie persino quella del coronavirus. Le due problematiche siano strettamente legate, ma oltre a ciò è innegabile che molti della scena punk hardcore italiana non stiano comprendendo i motivi che stanno spingendo Matteo Renzi a far cadere il governo; per questo motivo siamo partiti alla volta di Firenze, unico luogo dove potrebbe vivere l’ultimo dei Mohicani, con o senza cresta: l’unico punk renziano d’Italia.
La categoria punk renziani mette i brividi solo a pensarci, eppure quando Renzi era al top della popolarità il suo giovanismo farlocco aveva fatto breccia in più di un punk: magari non quelli con le toppe dei Wolfpack, ma qualcuno di quelli che legge Punkadeka e ascolta ancora Derozer o L’Invasione degli Omini Verdi di certo c’era cascato in pieno. Oggi i tempi sono cambiati e l’ultimo rimasto, dicevamo, si chiama Leonardo, ha quasi quarant’anni e vive a Firenze con i genitori che gli integrano gli 80 euro di renziana memoria con una paghetta.
Purtroppo però abbiamo sbagliato giorno e il nostro non si è fatto trovare: “Sono a Roma al carcere di Rebibbia, devo andare a trovare Denis Verdini e fargli gli auguri di buon anno. Contrariamente a tanti punk io dei compagni carcerati mi occupo davvero” ci ha detto al telefono. “Se ci accordiamo meglio la prossima volta vi offro il pranzo, ho ancora gli 80 euro del mese scorso perché non si può uscire. L’unica spesa che ho in programma è la ristampa del disco delle Porno Riviste e 10 euro di fumo”.
Niente di fatto quindi, peccato perché eravamo curiosi di sapere se davvero Renzi è ancora l’unico che può modernizzare l’Italia o se vale ancora l’assunto che almeno è giovane, pure se politicamente persino la salma di Andreotti appare più innovativa.
In serata, intanto, ci è giunta una mail da parte del punk renziano nella quale ci chiede di dichiarare ufficialmente – pena l’annullamento di qualsiasi incontro – di non aver niente a che fare con un gruppo che si chiama Assedio e che si è macchiato della colpa di aver dedicato una canzone critica all’ex premier di Rignano.

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