“Se potessi incontrare quel maledetto Ian McKaye lo prenderei a pugni”. Inizia così la confessione di Eritreo Icsulati, nome che a molti dirà poco ma in realtà noto negli ambienti come il vegan straight edge più anziano d’Italia. Sarebbe anche il più anziano d’Europa, ma Sigfried Astemien, che di anni ne ha 104, non ne vuole sapere di morire e continua a relegare Icsulati al secondo gradino del podio.
Un primato che comunque non fa felice l’anziano straight edge, anzi gli fa tornare in corpo la rabbia giovanile ogni volta che ci pensa: “Ero già cinquantenne quando ho abbracciato la dottrina e mi sono detto che ormai il meglio me l’ero già goduto, avrei potuto fare qualcosa di utile e in più mantenermi in forma, ma ora che sono passati quarant’anni mi chiedo chi me l’ha fatta fare. I miei vecchi amici giocano a carte bevendo vino, fumando e bestemmiando, hanno tutti relazioni extraconiugali e prendono il Viagra, si fanno le crociere per single e io invece la cosa più trasgressiva che ho fatto è riempirmi di tatuaggi con frasi di gruppi che odio tutti”. “Al mio centesimo compleanno non ho festeggiato perchè c’era il lockdown ma meglio così – prosegue -. La torta vegan mangiatevela voi e tenetevi pure il 7 pollici limitato dei Vegan Reich, vorrei solo una birra e un sigaro ma quando stavo per farlo un ragazzino con le x sulle mani mi ha guardato male e ha detto che stavo droppando. Ma poi che significa?”
“L’unica cosa che mi consola è che non sono diventato Hare Krishna, qualcuno ci ha provato ma con me non ha attecchiti, almeno non ho passato gli ultimi anni della mia vita a mangiare riso e lenticchie come in un campo di concentramento Khmer. E non sono neanche diventato pro life, anche perché se la vita che uno deve riservarsi è fatta solo di privazioni meglio non nascere proprio. Vorrei tanto raccontare tutto questo in un libro di quelli per mettere i giovani in guardia, ma di questi tempi ne sono usciti così tanti che non se ne accorgerebbe nessuno e ho rinunciato” conclude.