
Eccezionale scoperta di un team di paleontologi russi. L’equique, guidata dal dott. Skaterovic Borys dell’università di San Pietroburgo, ha infatti reso noto ieri il rinvenimento di un esemplare di Avril Lavigne risalente alla glaciazione dei primi anni 2000 a.C. in perfetto stato di conservazione. La scoperta è stata possibile grazie agli effetti in genere nefasti del riscaldamento globale: in molte aree della Siberia, infatti, il permafrost si sta sciogliendo con l’arrivo della stagione estiva, e questo rende possibile scavi prima impossibili, che in passato avevano già permesso di estrarre dal terreno fossili di Mammuth e di altri mammiferi estinti e a lungo ibernati.
Ora quindi è toccato alla storica cantante idolo dei punk che amavano andare i pomeriggi al centro commerciale. L’esemplare si è conservato perfettamente in ogni suo particolare, inclusi capelli, shorts oversized e cravattina a fasce. Gli scienziati si sono detti sicuri di porte ricavare dai suoi tessuti o dai parassiti rinvenuti su di essa abbastanza dna da clonarla e così riportarla in vita, giusto in tempo per l’imminente arrivo del revival pop-punk in Italia, compresa la ripartenza di Trl su Mtv con il meglio di quanto il genere offriva in quei gloriosi anni prima che il grande freddo portasse a un’estinzione di massa.