Una pausa obbligata

Cari lettori,

avrete notato un certo silenzio nell’ultimo mese. Si è trattata di una scelta ragionata e sofferta. Gli spunti per scrivere non mancavano, ma mentre da un lato abbiamo gioito per un parziale ritorno alla vita normale, dall’altro non siamo riusciti a chiudere gli occhi di fronte a una polarizzazione della nostra “scena” che ricalca pari pari quella del resto della società.Per anni abbiamo pensato di essere diversi da quello che vediamo intorno, probabilmente abbiamo sempre pensato di essere migliori dello schifo che assistiamo nelle interazioni tra gente esterna al nostro mondo, ma francamente vedere le nostre realtà in guerra tra si vax e no vax, tra filogovernativi e antisistema, senza neanche uno straccio di discussione su come si sia arrivato a questo ci ha depressi e tolto molta voglia di fare ironia sulle piccole o grandi magagne del punk hardcore in Italia. Rimaniamo in silenzio, evitiamo ironie che ora possono essere viste solo come un inutile spargimento di veleno e cerchiamo come singoli o gruppi di ricostruire e sanare certe ferite.Torneremo, voi pensate a non farvi dividere

5 thoughts on “Una pausa obbligata

  1. è stato veramente traumatizzante. non credo che la frattura potrà ricomporsi, niente sarà come prima, il fatto di dichiararsi di sinistra/alternativo/ribelle/ecc. ad oggi non ha più senso, è stato uno shock sentire amici anche di lunga data, sparare idiozie che non possono essere perdonate.

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