A 17 anni dai tragici giorni del G8 di Genova sono arrivate finalmente le condanne economiche nei confronti dei responsabili dei gusti musicali che portarono i no global dell’epoca a farsi massacrare dalle forze dell’ordine alla Diaz e Bolzaneto. Questa mattina la Corte dei Conti ha infatti sentenziato il danno di 60 milioni di euro allo Stato italiano ed ai manifestanti in piazza nei confronti degli artisti Manu Chao, 99 Posse, Ska P, Meganoidi, Roy Paci e Linea 77. I suddetti artisti erano sotto processo per aver fornito con la loro musica una colonna sonora non adeguata ancorché di pessima caratura ad i manifestanti, il cui stato psicofisico ha per questo riportato danni durante e soprattutto dopo i giorni del G8 di Genova, si legge nella sentenza depositata dalla Corte.
I risarcimenti si aggiungono a quelli dei torturatori delle forze di polizia riconosciuti colpevoli, ma il fatto che in quel caso ammontino solo a 6 milioni aiuta a comprendere la gravità di quanto fu sottoposto alle orecchie dei giovani no global, molti dei quali hanno riportato danni permanenti da quella esperienza, non essendo più in grado di resettare i loro gusti musicali né di rievocare lucidamente quanto accadde.
Tra i condannati ci sono anche alcuni imputati che prestavano servizio come personale medico, colpevoli di non aver avvertito i giovani dei rischi che correvano ad ascoltare certi artisti e di non aver riconosciuto i sintomi di avvelenamento uditivo dopo i primi casi.
Una parte dello stato che deve risarcire una parte dei suo cittadini che …
che si la volta buona ?
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