
Dopo il tragico episodio di di Milano, in cui una macchina ha ucciso un ignaro fascista varesino, il Governo ed in particolare il ministro Salvini, titolare della sicurezza e dell’ordine in Italia, hanno deciso di prendere di petto la situazione e di affrontare con le vere parti in causa il problema per fare in modo che simili episodi non debbano più ripetersi. L’idea iniziale era di convocare al Viminale i capi delle varie curve di A e B, ma a questo piano si è nettamente opposto il presidente Mattarella, che ha sottolineato in una riunione confidenziale come Salvini non sia un interlocutore imparziale dopo la sua partecipazione alla festa della curva del Milan, piena di pluripregiudicati per vari reati. Per dare una parvenza conflittuale all’incontro, quindi, è stato deciso di convocare, in qualità di massimi rappresentanti della violenza negli stadi, il defunto gruppo oi! comasco Erode. La band, inattiva dal 2012, rappresenta un’indiscussa autorità in materia e, secondo i piani, dovrebbe accettare dietro lauto compenso di dichiarare che la canzone
Frana la curva, inno praticamente di qualsiasi ultrá nostrano, non sia stata altro che una provocazione di un gruppo di adolescenti. Parallelamente il gruppo avrebbe l’opportunità di proporre la sua soluzione stalinista al problema della violenza: chi la adotterà in futuro senza l’ok del Soviet della curva verrà spedito in Siberia fino alla fine del campionato.
È prematuro immaginare se queste idee possano essere una soluzione, ma finalmente si può affermare che il Viminale abbia deciso di muoversi in una maniera ragionevole. In caso contrario questa potrebbe davvero rivelarsi la Stalingrado del Governo.
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